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Brexit, 3 consigli per uscirne indenne

 

 

 

 

Brexit: in un referendum storico, dopo mesi di speculazioni, il popolo inglese ha deciso inaspettatamente di lasciare l’Unione Europea (UE).

Che impatto avrà l’uscita dall’UE per il Regno Unito?

E per l’Europa?

E per il resto del mondo?

Vuoi davvero sapere cosa accadrà? La risposta è semplice:

 

E’ presto per dare delle risposte definitive!

 

Forse ti aspettavi qualcosa di più significativo, ma devo essere sincero con te è veramente presto per poterti offrire risposte che abbiano veramente un senso io, a differenza di molti “tuttologi” non possiedo mirabolanti soluzioni e nemmeno sfere di cristallo, ma posso darti almeno 3 suggerimenti per uscirne indenne.

Quello che posso dirti con certezza è che il primo giorno i mercati hanno reagito in maniera intensa, sulla scia dell’emotività (anche i mercati sono emotivi) in realtà ci vorranno anni prima di vedere gli effetti reali e duraturi di questa fenomeno.

Ci vorranno alcuni anni perché anzitutto si dovranno attuare tutte le pratiche per il “divorzio” e qui il tempo previsto è di circa 2 anni, poi l’Inghilterra dovrà rinegoziare ben 27 trattati bilaterali ne consegue che stiamo parlando di un periodo che va dai 2 ai 5 anni almeno, prima che si concretizzi realmente l’uscita definitiva, quindi rilassiamoci, facciamo un bel respiro e mandiamo via l’ansia.

 

Come faccio a dire questo? Basta dare un’occhiata ai due grafici qui sotto, per capire che la situazione si sta già normalizzando, apparentemente in barba alle affermazioni dei vari detrattori, i quali davano la Sterlina per spacciata con conseguente crisi economica, invasione di cavallette ecc. Come si evince dai grafici qui in basso che ritraggono l’andamento dell’indice FTSE100 Indice rappresentativo dell’economia inglese trovi qui la definizione esatta.

E l’indice MSCI World (qui trovi la definizione corretta) dove si evidenzia chiaramente un ritorno ai livelli pre Brexit in tempi anche piuttosto brevi.

 

Indice FTSE100

Indice FTSE100

MSCI WORLD

Fonte: www.Investing.com

 

 

 

 

Dobbiamo cantare vittoria? Non direi, in realtà si sta aprendo un periodo di incertezza in cui i mercati avranno un sacco di alti e bassi fino a quando la situazione non si sarà seriamente stabilizzata come sempre in questi casi.

Il vero terremoto della Brexit, non è tanto finanziario quanto politico, perché è proprio di un problema politico che si sta parlando  non è quindi, come molti hanno ventilato, una minaccia sistemica ai mercati finanziari, a differenza di quanto avvenuto nel 2008, che la reazione a catena provocata rischiò di mandare al collasso l’intero sistema finanziario mondiale, bensì l’uscita della Gran Bretagna ha messo a nudo le debolezze del sistema Europa, su cui si dovrà lavorare molto nei prossimi anni.

Le Banche Centrali sono già intervenute per arginare problemi sui Titoli di Stato ed eventuali focolai di contagio al sistema finanziario, pertanto la situazione si andrà presto normalizzando, in attesa della prossima bufera.

 

Ma come ce n’è un altra?

Certo! Le crisi ci sono sempre state, ci sono e ci saranno sempre, abbiamo altri appuntamenti fino a fine anno non ultimo le elezioni USA.

Si hai capito bene, i mercati sono fatti così, passano da una bufera all’altra, incessantemente, si alternano periodi di bonaccia a  periodi di mare agitato e tempestoso, sai allora che cosa puoi fare per proteggerti?

Io sono dell’idea di seguire 3 semplici regolette 

 

  1. Pianifica 
  2. Diversifica 
  3. Chiedi consiglio

    – Pianifica

I tuoi risparmi, che siano pochi o tanti non cambia, il concetto rimane valido lo stesso, necessitano di una pianificazione, non puoi pensare di seguire gli alti e bassi dei mercati credimi è il sistema migliore per perdere denaro.

Quello che devi fare è chiederti quali sono i tuoi progetti di vita, in quanto tempo vorresti realizzarli, di quante risorse disponi e quante te ne serviranno per poterli concretizzare.

Dopodiché pianifica con attenzione i tuoi risparmi seguendo il concetto dell’orizzonte temporale

  • Breve (1-3 anni) obiettivi di breve periodo
  • Medio (3-7) obiettivi di medio periodo
  • Lungo (7 – 10 anni) obiettivi di lungo periodo

Quando i tuoi risparmi saranno pianificati perseguendo quelli che ritieni i tuoi obiettivi di medio-lungo periodo, queste turbolenze lasceranno il tempo che trovano, sai perché?

 

“Perché invece di vederti arrivare la tempesta addosso semplicemente ci passerai sopra

– Diversifica

Si possono incrementare i proprio risparmi senza necessariamente incrementare anche il rischio a cui ci si potrebbe esporre.

Il trucco consiste nel suddividere i propri risparmi investendoli in diverse attività finanziarie (asset class).

  • depositi
  • valute
  • materie prime
  • obbligazioni domestiche o estere
  • azioni domestiche o internazionali
  • beni rifugio, petrolio, oro
  • settori specifici (energia, farmaceutici ecc.)

Con una buona diversificazione a monte si diluisce enormemente il rischio collegato ai singoli investimenti e quando parlo di rischio, parlo appunto anche di eventi non proprio prevedibili, proprio come questo, infatti coloro che hanno ben diversificato non si sono preoccupati più di tanto dalle fluttuazioni seppur negative della borsa.

 

– Non fare da solo fatti aiutare

Chiedi sempre consiglio ad un consulente finanziario, non fare da solo/a anche se possiedi delle competenze specifiche saresti comunque coinvolto/a emotivamente e non avresti in qualsiasi caso una visione lucida e razionale della situazione, tu sai che cosa vorresti sai quali sono i tuoi progetti di vita bene, vai dal tuo consulente finanziario spiegaglielo e chiedi consiglio.

Nel caso non avessi un consulente finanziario di fiducia ti consiglio caldamente di cercartene uno in fretta e se proprio non sai dove andarlo a cercare chiamami due parole non hanno mai fatto male a nessuno.

Quando il portafoglio (i tuoi risparmi) risulta ben pianificato e diversificato in un ottica di 7-10 anni questi discorsi ti sono già stati fatti e quindi non ti preoccuperanno più di tanto.

In questi giorni è partito il Tour de France, la corsa a tappe di ciclismo più famosa ed importante al mondo, e come in questa gara quello che conta è arrivare primi a Parigi il 24 luglio e non arrivare primi ad una tappa singola, così per gli investimenti conta arrivare al risultato finale, all’obiettivo che ci si è posti dopo aver percorso tutte le tappe.

Investire non è scommettere, è un percorso che dura anni, fatto di salite e di discese quello che conta è arrivare al traguardo!

Adesso dimmi la tua, pensi che un portafoglio ottimizzato per un lungo periodo possa facilmente scavallare le prossime crisi o ritieni che sia più interessante approfittare dei momenti di ribasso dei mercati?